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Dì: Egli, Dio, è uno, Dio, l'Eterno. Non generò né fu generato e nessuno Gli è pari.

Corano, Sura CXII - al-Ikhlāṣ o del culto sincero

 

È uno -

io è.

Non generò -

è parti di sé.

Nessuno gli è pari -

in tutto è.

È me

altro da me

fa vuoto

da grembo

immenso

di sé

a grembo

di me.

E io

nel volto

che vive

che trema

nel vento

guardo

l'icona

la traccia

dell'Uno

nascosto

che trema

che vive

nel vento

nel volto

di me.

 Loredana Savelli - 11/04/2015 19:34:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Una litania, veramente riuscita!

 Elisa Falciori - 10/04/2015 14:45:00 [ leggi altri commenti di Elisa Falciori » ]

L’icona del mistero nel volto di ogni umano, traccia di Colui che è essere esistente in essere, in libertà e assoluta potenza…esattamente come si sentono davvero gli uomini, padroni, despoti ma anche amorevoli nella stupenda contraddizione della vita. Nella Bibbia Dio disse ad Abramo, io sono colui che sono, anzi io sarò ciò che sarò… Ehyeh-Asher-Ehyeh. Una profonda poesia, complimenti!

 Laura Costantini - 10/04/2015 09:44:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

E’ come una pioggia, dall’alto si stillano gocce, nella tua coscienza si disfano, perdono la loro forma-non forma e si trasformano in parole dense di spiritualità.

 Fiammetta Lucattini - 10/04/2015 09:34:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Contemplazione mistica e canto che io personalmente riferisco all’Uomo dei dolori.
Nitidissima.
Un caro saluto.

  Cristina Bizzarri - 09/04/2015 00:02:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Era proprio quel "discendere" la parola-chiave, il concetto che volevo far intuire senza essere detto. Grazie Franca del tuo commento così intuitivo e profondo. :-)

 Franca Alaimo - 08/04/2015 21:07:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Contano molto i silenzi tra verso e verso di questa poesia, perché sono segnali di profonda interiorizzazione delle parole. Inoltre questa sorta di gocciolio di suoni sembra disegnare la discesa dello Spirito, come le fiammelle ardenti della Pentecoste sul capo dei discepoli. Una pioggia fecondante che fa nascere l’uomo da Dio e germogliare Dio dall’uomo: una sola icona da contemplare, sacralmente. Un solo bellissimo fiore che non muore mai.

 Cristina Bizzarri - 08/04/2015 10:14:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Non è un domandarmi, è una preghiera, un piccolo - mio - canto. Non è un dubbio, è un sentire, un piccolo -mmio - sentire. Grazie dei vostri bellissimi commenti cari amici miei. :-)

 Lorenzo Mullon - 08/04/2015 09:41:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

[grandissimo commento di Elsa, complimenti
vale la ricognizione di una vita intera]

 Elsa Paradiso - 08/04/2015 08:24:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]


Penso che tutto questo nostro domandarci ...
nel caso esistesse
anche a Dio ... farebbe venire dei dubbi.
Bellissima poesia.
Ciao, Cristina.

 Lorenzo Mullon - 07/04/2015 20:41:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

ah ci siamo messi d’accordo
bene
che ognuno diventi l’Uno di se stesso
e tutti insieme un grande coro delle diversità
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